Mili muoi, così mi chiamava mia nonna…
Sono un pianista, autore e cantante trevigiano, ma sono anche un figlio di profughi giuliano-dalmati.
Ho deciso di affrontare lo spinoso tema dell’esodo dai territori dell’Istria e della Dalmazia a seguito dell’instaurazione della dittatura comunista della Yugoslavia di Tito dopo il 1945, vissuto in primis dalla mia famiglia sia paterna che materna.
Racconterò storie di fughe via mare e via terra accompagnandomi con il pianoforte, lo farò anche cantando canzoni d’epoca e canzoni originali che ho scritto appositamente per questo spettacolo.
Le testimonianze sono tutte dirette e acquisite sin dall’infanzia dai miei nonni e quando dagli anni 70 in poi ritornai regolarmente con i miei genitori nelle terre di origine.
Parlerò di Nori, di Livia, di Tina, donne che aiutate dai loro uomini hanno ricostruito la propria vita lontano dalla terra di nascita a seguito di rocambolesche fughe, rischiose per sé e per i famigliari rimasti.
Lo spettacolo sarà un viaggio sonoro attraverso i ricordi di un mondo che c’era e che si è spostato altrove.